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Il disturbo dello spettro autistico – o comunemente chiamato autismo – può essere rappresentato come un ventaglio che ha alle estremità opposte le diverse gravità osservate. Ad un estremo possiamo incontrare persone estremamente disabili e con sintomi gravi, all’estremo opposto persone con autismo “lieve” chiamato, in gergo tecnico “autismo ad alto funzionamento”.
Quello che emerge dalle conoscenze generiche è la difficile gestione dell’autismo grave o a basso funzionamento, da parte della famiglia e degli specialisti del settore, contrapposto alla facilità di gestione dell’autismo ad alto funzionamento.
In questo articolo cercheremo fare chiarezza riguardo la parte definita meno grave del ventaglio, il cosiddetto autismo lieve, approfondendo meglio sintomi, difficoltà, risorse e caratteristiche delle persone con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento.
Il disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento presenta una sintomatologia complessa da riconoscere a differenza di quello a basso funzionamento. Le caratteristiche principali dei disturbi dello spettro, e i sintomi dell’autismo lieve, sono:
La manifestazione lieve dei sintomi e di contro la loro presenza rende la presa in carico della persona con autismo ad alto funzionamento molto più complessa e articolata. Inoltre, mentre dalle persone con autismo a basso funzionamento spesso non ci si aspetta che sostengano stress acuti e difficoltà improvvise, da quelle con alto funzionamento la pretesa è spesso alta a discapito delle difficoltà che vivono allo stesso modo delle persone con autismo grave.
Ulteriore problematicità dell’autismo lieve può manifestarsi perché le persone ad alto funzionamento possono essere anche consapevoli delle loro difficoltà ed estremamente sensibili alle reazioni negative del mondo che li circonda.
Quindi il luogo comune che descrive le persone con autismo ad alto funzionamento con minori e/o assenti difficoltà comporta una scarsa chiarezza della situazione e quindi spesso una difficoltà di presa in cura efficace.
Molte sono le difficoltà che vivono le persone con autismo ad alto funzionamento. Le principali sono:
La terapia che reputo possa fornire risultati stabili e miglioramenti duraturi nel tempo è sicuramente la terapia ABA correlata a consulenze e tecniche sistemico-relazionali e familiari. Il metodo ABA, infatti, è un intervento che può essere svolto principalmente a seguito della diagnosi, quindi durante l’infanzia, poiché agisce sui comportamenti disfunzionali e problematici del bambino attraverso una serie di osservazioni iniziali riguardo la gestione delle attività e della frustrazione di quest’ultimo, per poi convertire i comportamenti problema e che creano disagio in comportamenti adattivi e funzionali attraverso l’incremento delle abilità e delle risorse del bambino. Contemporaneamente è indispensabile accompagnare la famiglia del bambino in percorsi di terapia familiare che possano aiutare a esprimere le difficoltà di gestione della situazione da parte di tutti i membri, sostenerli nei percorsi di cambiamento, di crisi, di gestione delle difficoltà, consigliare loro come gestire situazioni particolari, cambiamenti dovuti alle fasi di crescita del bambino al fine di incrementare le risorse familiari ed individuali per migliorare la qualità di vita di tutti.
L’approccio sistemico- relazionale e familiare è fondamentale nella terapia con ragazzi autistici ad alto funzionamento perché è necessario ed indispensabile, soprattutto a partire dalla fascia d’età preadolescenziale, aiutare il ragazzo attraverso colloqui, compiti emotivi e attività sociali, a sviluppare ed incrementare abilità sociali che sono fondamentali per far sì che possa rapportarsi al mondo esterno. Il problema principale delle persone con disturbo dello spettro autistico è l’incapacità di rapportarsi in modo funzionale al mondo esterno, di conseguenza la le persone con autismo pur provando emozioni, sensazioni e comprendendo appieno il mondo che gli circonda, non riescono a creare relazioni stabili perché hanno difficoltà ad identificare, nominare ed esprimere in modo ottimale le loro emozioni e di conseguenza anche le emozioni degli altri. Quello che dal mio punto di vista è importante per loro è agevolare l’espressione di sé e delle proprie emozioni, dei propri pensieri attraverso attività sociali (uscendo ad esempio insieme a loro con coetanei e aiutandoli, inizialmente, ad esprimersi coerentemente) al fine di stimolare i rapporti sociali che sono indispensabili per comprendere, mettere in pratica, imparare le regole sociali e vivere relazioni con il mondo esterno funzionali che possono solo migliorare la condizione psico-fisica dei ragazzi.
Come terapista ABA a Bari mi occupo di ridurre e sostituire i comportamenti disfunzionali per pazienti affetti da autismo o da disturbi del comportamento. Se sei alla ricerca di una terapista ABA o credi di aver bisogno di una consulenza psicologica, non esitare a contattarmi. Descrivimi il tuo problema nel modulo qui sotto. Ti risponderò il prima possibile e cercheremo insieme una soluzione.