Come si definisce l’area erotica nell’individuo
La dimensione erotica appartiene all’essere umano fin dalla nascita, per questo il sesso in coppia è una dimensione complessa. L’individuo ha in sé la spinta alla procreazione per perpetuare la propria specie, ma la sessualità comporta, per noi esseri pensanti, una componente fisica e psicologica poiché si manifesta attraverso l’impulso fisico ma viene incrementata ed espressa dal pensiero e dalla capacità emotiva. Per questo motivo, l’impulso sessuale ha in sé anche la sfera del piacere che si esprime da un punto di vista biologico ma anche, e soprattutto, su un piano immaginativo e di pensiero. La sperimentazione del proprio personale piacere, che inizia in età prescolare e si regola e struttura in modo sempre più governativo, in età adolescenziale e prima età adulta, permette all’essere umano riesce di riconoscere, sperimentare ed esprimere il piacere sessuale.
È importante sottolineare che la sperimentazione individuale, precedente e contemporanea a quella che si può avere con un partner, è fondamentale per riconoscere quale sia il proprio desiderio e come si possa esprimere il piacere che può comportare il sesso. Dal mio punto di vista praticare autoerotismo agevolerebbe la conoscenza di sé e dei propri desideri, delle proprie fantasie e della conoscenza di sé stessi da un punto di vista biologico, cognitivo ed emotivo. Una relazione sana e attiva con il proprio corpo e la propria dimensione sessuale incrementa la disponibilità a provare piacere e desiderio di unione con il partner scelto.
Come si esprime nella relazione di coppia
L’aspetto sessuale nella relazione di coppia è condizione necessaria ma non sufficiente a definire una unione con l’accezione di coppia. Allo stesso tempo, la dimensione sessuale è importantissima all’interno della dinamica tra due partner, poiché è la manifestazione, dal mio punto di vista, della definizione di amore: uno scambio di piacere. L’atto sessuale mantiene in sé una dimensione molto profonda che non fa altro che alimentare l’intimità anche interiore dei due partner. Lo scambio però, potrebbe non essere soddisfacente se non soddisfano due macro-criteri:
- La conoscenza del proprio immaginario erotico;
- La conoscenza dell’immaginario erotico del proprio partner.
L’immaginario erotico non è altro che l’insieme di fantasie, immagini, azioni, pensieri che si manifestano durante inizialmente l’autoerotismo e che si strutturano e acquisiscono sempre più significato più o meno soddisfatto, durante l’amplesso. In questo caso, come definito in precedente, conoscere e riconoscere i propri desideri erotici e quindi averne padronanza e saperli esprimere, normalizzando l’atto di autoerotico, aiuterebbe in modo maggiore la riuscita dello scambio di piacere con il partner. Queste due dimensioni spesso non vengono prese in considerazione ed espresse, comportando una difficoltà sia di comprensione rispetto ai desideri e alle fantasie del partner, sia di incremento della piacevolezza dell’unione stessa.
Vediamo insieme quali possono essere le difficoltà erotiche che possono ridurre la sessualità in coppia.
Quali possono essere le difficoltà che riducono il sesso in coppia
Le principali cause alla base di una riduzione della sessualità possono essere:
- Una mancanza di attenzione e ascolto nei confronti del partner o subìta da
egli; - Problematiche relazionali e conflitti di coppia;
- Problemi psicologici;
- Stress correlato al lavoro o alla gestione quotidiana degli affetti;
- Vergogna nell’esprimere le proprie fantasie.
Come si evince, però, alla base di una possibile difficoltà di espressione sessuale tra i due partner e sesso in coppia, è presente una mancanza o una riduzione della comunicazione. Attraverso la comunicazione, che possa essere di aspetti erotici, di fantasie, di pensieri, di paure, la sfera sessuale potrebbe acquisire maggior consapevolezza, significato e attenzione. Per poter accedere ad una comunicazione efficace è necessario fidarsi del proprio partner e riconoscerlo come nostro alleato e non come nemico, nella espressione e costruzione dell’amore per sè stessi e per e con l’altro. Perchè la relazione d’amore è un atto di fede che comporta una apertura profonda di se stessi in relazione con l’altro, ma che ha come conseguenza una costruzione ed espressione soddisfacente di piacere, qualsiasi forma esso abbia.
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Grazie Dottoressa Fraccascia, ottimo articolo. Mi ci rispecchio: da quando ho imparato a comunicare apertamente, sul tema, con i miei partner è tutto molto più soddisfacente in maniera reciproca. Non si dànno le cose per scontato, si abbattono paure e pregiudizi, preconcetti falsi che causano ansie, imbarazzo, aspettative basate su luoghi comuni (spesso sessisti) e quant’altro. Ci si comprende di più, l’intimità è più forte e si sta più sereni. Per me comunicare su questo e parlare pure di consenso è sexy, dà il via (o il ‘La” musicale) a qualcosa che in questo modo personalmente vivo meglio ma l’ho notato anche con i due partner con cui ho voluto aprire del dialogo sul tema. 🙂
Grazie davvero per la tua testimonianza, Sara. È indispensabile, per me, ricevere feedback che mi permettano di comprendere meglio quanto sia plausibile o meno il contenuto dei miei articoli. Spero di averti aiutata ad avere ulteriori informazioni riguardo questo tema complesso.
A presto 🥰