Cos’è la coppia
Oggi scopriamo insieme i problemi di comunicazione nella coppia, quali litigi e difficoltà di dialogo nella coppia. La relazione di coppia può essere definita, infatti, come la dimensione relazionale sperimentata dall’essere umano più complessa. La complessità è data dal fatto che la relazione di coppia, a differenza delle altre relazioni esistenti, abbraccia tutte le sfumature individuali e relazionali dell’individuo e fa sì che insieme all’altro, la persona le possa mettere in atto.
Per semplificare la dimensioni più importanti, possiamo elencarne quattro:
- L’area erotica: condizione necessaria ma non sufficiente per costituire una coppia. Questa dimensione include due sfaccettature: un aspetto fisico, e quindi che risponde ad un bisogno fisiologico di ricezione e trasmissione di segnali corporei che legano organicamente l’altro (l’odore, la forma del corpo, gli ormoni, l’attività sessuale in sé).
Un altro aspetto di riconoscimento di sé nella relazione erotica con l’altro. In questo caso l’individuo sperimenta e rappresenta nel rapporto erotico con l’altro il proprio immaginario erotico: un insieme di pensieri, fantasie, azioni, immagini che egli ha nei confronti del sesso, di se stesso e dei suoi desideri, di se stesso e dei suoi desideri in relazione con l’altro. Per meglio spiegare il concetto, l’immaginario erotico non è altro che quello che ogni persona immagina, sogna, pensa, vede quando si eccita e pratica autoerotismo.
Area affettiva e sociale
- L’area affettiva: questa dimensione si riferisce al vissuto personale che ogni individuo ha sperimentato durante la sua vita dall’infanzia, quindi dal rapporto con e tra le figure di riferimento, all’età adulta, quindi dal rapporto con l’altro in una relazione di coppia. È l’insieme di vissuti, esperienze, azioni, pensieri e definizioni di ciò che è l’immaginario di coppia per la persona e di ciò che quindi cerca, consapevolmente e inconsapevolmente, nella relazione con il partner.
- L’area sociale: la dimensione sociale è importante all’interno della dimensione coppia, nonostante non sempre sia esplicitata e riconosciuta. Aristotele ci definiva “animali sociali” poiché la definizione di sé è valida e completa nel rispecchiamento con l’altro. Non è possibile conoscersi e definire se stessi senza avere un feedback dall’esterno. In questo caso è importante la dimensione sociale perché permette ai due partner di riconoscersi su diversi livelli socio-culturali indispensabili per aumentare la fiducia e a sicurezza di chi si ha al proprio fianco. Questi livelli possono essere: sociale e quindi culturale, di sistema di valori, di credenze, di tradizioni, di stima nei confronti dell’altro, di interessi comuni e così via.
(M.G. Cancrini, L. Harrison; Potere in amore. Per una psicoterapia dei problemi di coppia; I edizione: ottobre 1986; Editori Riuniti)
L’area genitoriale
- L’area genitoriale: anche in questo caso, la dimensione genitoriale è condizione non sufficiente per definire una coppia. Da un punto di vista organico, l’essere umano ha come istinto innato quello della riproduzione, azione finalizzata al proseguo del genere umano. Ma, essendo anche costituiti da emozioni e sentimenti, la riproduzione umana ha come finalità anche la costituzione di un nucleo familiare che possa essere, a livello relazionale ma anche sociale, un punto inequivocabile di costituzione e definizione della famiglia. Anche in questo caso i fattori che intercorrono nella riproduzione possono essere diversi: la possibilità di avere una idea comune a riguardo, il tempo che dovrebbe essere coerente con la sensazione di sentirsi “pronti” per entrambi, il ciclo di vita dei due coniugi e la loro serenità socio-economica, e così via.
(Uno e uno fanno tre; Philippe Caille; gennaio 2007; Armando Editore)
La comunicazione nella coppia
Tutte le aree sopra citate concorrono nella formazione della coppia. L’aspetto però che più evidenzia la capacità di sentirsi al sicuro con l’altro e quindi che alimenta la volontà, l’impegno e la capacità di stare insieme all’altro è la fiducia.
La fiducia per l’altro è un aspetto indispensabile perché riduce la minaccia di poter essere “attaccati” (siamo pur sempre animali e il nostro istinto primario è lo stesso degli altri essere viventi) e aumenta la sensazione di sicurezza che tutti gli essere viventi cercano per poter vivere sufficientemente bene.
Come si alimenta la fiducia nell’altro? Attraverso la trasparenza, che è una condizione molto complessa per l’essere umano, guidato non solo da emozioni e sentimenti espliciti e quindi consapevoli, ma anche da sfaccettature inconsce non riconoscibili dal diretto interessato.
Comunicazione chiara ed esplicita
La trasparenza si nutre della comunicazione chiara ed esplicita rispetto a ciò che ognuno prova per se stesso e nel rapporto con l’altro e ciò che guida la comunicazione efficace non è altro che la consapevolezza di sé e di chi si è e di come ci si relaziona nel e con il mondo.
Per questo motivo spesso le coppie si ripiegano in una crisi (cosiddetti problemi di comunicazione nella coppia) che non ha alla base nessuna manifestazione visibile (un tradimento, la fine del sentimento, la mancanza di rispetto per l’altro, l’assenza di stima,…) ma che comunque provoca un malessere sempre più alto e disfunzionale che allontana i due coniugi sempre più, poiché aumenta in loro la sensazione di non fiducia nell’altro. La non fiducia si traduce in mancanza di comunicazione, poiché non si è chiari e trasparenti se non ci si fida dell’altro, creando un circolo vizioso che non fa altro che aumentare la distanza e diminuire la comunicazione, e quindi la percezione di sicurezza, tra i due partner.
Le cause della mancanza di comunicazione
Le cause della mancanza di comunicazione in coppia possono essere diverse, ma alla base la mancanza di affidabilità nei confronti dell’altro non fa altro che esacerbare la difficoltà di apertura e di comunicazione dei propri pensieri profondi.
Ma quali sono le cause alla base dei problemi di comunicazione nella coppia e della mancanza di dialogo?
Le cause possono essere diverse, ma preme sottolineare che, in riferimento alle esperienze osservate in stanza di terapia, spesso la difficoltà più alta che si inocula nella relazione di coppia riguarda il voler incontrare un partner che riempi le carenze affettive e di attenzione empatiche createsi nella relazione con la propria famiglia di origine.
Due motivi fondamentali
Ogni individuo porta con sé mancanze che proietta nella relazione con l’altro (di diverso tipo, amicale, d’amore, lavorativa) per due motivi fondamentali:
- Ttutti i genitori sono esseri umani, di conseguenza non è possibile ricevere una cura adeguata in modo totalizzante poiché anche lo stesso genitore porterà con sé un nucleo, più o meno complesso e ampio, di carenze e difficoltà affettive vissute durante l’infanzia. Questo punto è necessario sottolinearlo proprio per eliminare la percezione accusatoria rispetto alla famiglia di origine di ogni individuo e soprattutto per scardinare l’idea che la relazione con la propria famiglia di origine possa essere o buona o cattiva. La relazione che si instaura con le figure di riferimento la si dovrebbe immaginare come una curva, che passa da aspetti sufficientemente buoni ad aspetti meno adeguati, per tutti.
- Ogni essere umano ha un bisogno innato di dipendere dall’altro. L’esempio che esprimo sempre per far sì che si comprenda questo passaggio è che un neonato sopravvivrebbe molto meno da solo rispetto ad un cucciolo di gattino. Questo fa comprendere quanto sia insito nell’uomo l’aspetto di dipendenza fin dalla nascita (essendo appunto completamente impotenti e dipendenti nella relazione con i nostri genitori) e quanto questo atteggiamento costituisca, insieme ad altri bisogni consci ed inconsci, la ricerca di un partner con però le sfaccettature e le carenze descritte precedentemente.
Attraverso questa spiegazione è possibile immaginare quindi, con quale spinta l’individuo possa cercare il proprio partner per trascorrere la vita insieme.(Canevaro A.; ”Tecniche esperienziali nella psicoterapia di coppia”; 2009)
A cosa serve la terapia di coppia
La difficoltà che ne deriva da questa relazione vissuta attraverso aspetti proiettivi (proiettivo significa che il partner si aspetta che l’altro riempia e comprenda, senza spiegazione, quello di cui esso stesso ha bisogno da un punto di vista affettivo) è data dalla manifestazione inconscia di questa ricerca spasmodica dell’individuo. Essendo inconscio come processo, risulta difficile comprendere quanto questo processo sia inadeguato per la salvaguardia della relazione di coppia e soprattutto come mai ci sia una difficoltà comunicativa con l’altro. La difficoltà comunicativa, a mio parere, non deriva dalla non comprensione che l’altro ha nei confronti del proprio partner ma deriva dalla possibilità che la richiesta espressa nei confronti dell’altro è espressa dalla parte che cerca di riempire le proprie carenze affettive e che quindi è inconscia per hi la subisce e la sperimenta e crea ulteriore difficoltà comunicativa.
La consulenza psicologica in caso di problemi di comunicazione nella coppia
La consulenza psicologica in caso di problemi di comunicazione nella coppia è utile proprio per questo motivo, perché permette alle due parti di vedere davvero cosa l’altro sta chiedendo e quanto sia sufficientemente adeguata la richiesta e la comunicazione tra i due.
La presenza dello psicologo aiuta i due partner ad esternare e ordinare le reali richieste inconsce che rappresentano l’immaginario vissuto da entrambi e a far sì che questa richieste possano essere regolarizzate nel processo terapeutico al fine di migliorare la comunicazione autentica tra i due partner.
Pensi di avere problemi di comunicazione nella coppia? Contattami subito!